mercoledì 10 aprile 2013

Il paese dei popi





Peio, paese che affaccia sull'omonima valle, conta trecento abitanti.
Un piccolo borgo sotto il colle di S. Rocco.
Questo colle, che proteggeva l'abitato dalle bombe durante la prima guerra mondiale, ora vede scorazzare i bambini e il mattino presto i cervi che brucano i prati.
Una casa in rovina mantiene la memoria di una brutta valanga a cui qualcuno scampò per miracolo e qualcun altro no.
Quest'anno l'inverno si è attardato oltre la soglia della Pasqua. I bambini giocano con le palle di neve mentre ci accompagnano tra le vie del paese.
Passiamo accanto alla scuola, che ormai chiusa, è utilizzata solo per il catechismo.
Ora i  bambini fanno lezione in una piccola aula ricavata in un appartamento dato in prestito.
Otto bambini formano una classe mista che ogni giorno è seguita da un maestro diverso.
Sei maestri volontari, e la presenza fissa dei genitori che si alternano, mantengono aperta la Scuola Peio Viva.
Mandare i bambini a scuola giù in valle significava perdere un pezzo del paese, della sua autonomia e della sua vitalità. L'alternativa è stata l'autogestione.
Peio Viva ha riacceso lo spirito di condivisione e così ci siamo ritrovati ospiti della piccola scuola che inventa e cerca sempre nuovi incontri per mantenersi aperta verso l'esterno.
Lo stesso spirito lo ritroviamo nel caseificio turnario, dove tutti portano il proprio latte e ognuno è aiutato a fare il proprio formaggio. L'ultimo ancora aperto nel Trentino.
Giriamo nelle stradine e intervistiamo i paesani per raccogliere le loro storie  per poi reinventarle con i bambini che proveranno a disegnarle.
Una coppia di anziani su di un piccolo trattore ci passa a fianco. Trasportano la "grassa": il letame. 
Per un attimo la loro aria stanca e chiusa ricostruisce un immagine della fatica ed anche dell'abbruttimento che probabilmente ha segnato la loro gioventù e i loro antenati.
Per un istante li vedo in groppa ad un mulo stremato.
Le acque di Peio sgorgano nell'alta valle subito sotto il paese.
Queste fonti necessitano di custodi sapienti e determinati.
La piccola scuola può essere un avamposto generoso.
Lo sguardo e la gioia dei suoi "popi" ce lo hanno confermato.


Su Noce moscata le immagini del paese, della passeggiata, del laboratorio e lo sguardo di Marina.
Il sito della  Scuola Peio Viva.






Nessun commento: